invilire
v. tr. e intr. [der. di vile] (io invilisco, tu invilisci, ecc.), non com. – 1. tr. a. Rendere vile, cioè pauroso o inetto: la violenza dell’attacco invilì il nemico; la presenza del pericolo invilisce gli animi meno agguerriti. b. Abbassare moralmente, sminuire il valore di qualche cosa: i. un’istituzione; avendo dato reputazione a’ Svizzeri, ha invilito tutte le arme sua (Machiavelli). Raro in senso più materiale, i. una merce, un prodotto, abbassarne il prezzo. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. a. Farsi sopraffare dalla paura, dalla viltà; divenir vile, neghittoso: le truppe (s’)invilivano nell’inazione. b. Perdere pregio, reputazione, scadere nella stima: nel conspetto de’ quali non solamente mia persona invilìo, ma di minor pregio si fece ogni opera (Dante).