invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare insieme con noi a cosa lieta e gradita, a un divertimento e sim.: i. a pranzo, a cena, a un banchetto, a una festa, a una scampagnata, a una gita in macchina, a una partita di caccia; i. nel proprio palco; lo invitarono per una settimana nella loro villa al mare; i. a voce, direttamente, per iscritto (con un biglietto d’invito). Con a e l’infinito: l’ho invitato a trascorrere la serata con noi; anche come proposta di partecipare, di fare insieme qualcosa: i. gli amici a bere, a prendere parte al gioco; i. una signora a ballare. Nel passivo, quando non sia specificato il genere dell’invito, s’intende in genere essere invitato in casa di qualcuno, per un pranzo, una cena, o anche solo per conversare: nel pomeriggio, sono invitato dai miei vicini; domani sera sono invitato da un mio collega; allora sei senz’altro invitato, o resti invitato, per domani; mi dispiace di non poter accettare, sono già invitato altrove. Nel rifl.: s’invitò a pranzo da sé, e sim., di chi interviene senza alcun invito. Prov.: chi va alle nozze e non è invitato, ben gli sta se n’è cacciato (oppure: torna a casa sconsolato); modi prov.: i. qualcuno a nozze, al suo gioco, i. il matto alle sassate, i. la lepre a correre, stimolare una persona a fare cosa che le è molto gradita o facile o abituale, e in genere a cosa per cui non ha bisogno di alcuno stimolo. b. Più genericam., trattandosi di riunioni pubbliche o collettive, pregar d’intervenire, di prendervi parte: i. a una conferenza, a un’adunanza, a una cerimonia; i. a (partecipare a) un convegno, a una tavola rotonda. 2. estens. a. Pregare, chiedere di fare qualche cosa: il direttore lo invitò a passare nel suo ufficio; sono stato invitato a tenere una conferenza, un corso di lezioni. Fig.: la campana invita i fedeli in chiesa o alla preghiera; il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte (Manzoni). Spesso indica soltanto l’espressione di una volontà, che può essere anche un ordine, un’ingiunzione, caratterizzati però dal tono, almeno in apparenza ed esteriormente, cortese: i. a presentare un documento, a dire le proprie ragioni, a esporre esattamente i fatti, a rendere conto del proprio operato; i. i condomini morosi a pagare le rate scadute; i. gli alunni a fare silenzio; i. i disturbatori a uscire; l’agente lo invitò a seguirlo in questura. b. Consigliare, esortare: ti invito a meditare sulle possibili conseguenze di questa tua decisione. c. Spingere, stimolare, eccitare; per lo più con soggetto astratto: Ciacco, il tuo affanno Mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ’nvita (Dante); Ira la ’nvita e natural furore A spiegar l’ugne (Ariosto). d. fig. Indurre, allettare, invogliare: un vinello che invita a bere; un calduccio che invita al sonno; l’estate invita al riposo; c’è un sole che invita a uscire all’aperto; il mare era così calmo che invitava a fare un bagno. Spesso usato assol., attrarre, invogliare: questa pietanza ha un odorino che invita; in questa accezione, è soprattutto comune il part. pres. invitante (v. invitante, n. 2). e. Sfidare, provocare: i. l’avversario a battersi; per lo più in una competizione agonistica o nel gioco, proporre cioè un incontro o una partita: i. alla sciabola; i. agli scacchi. Nel gioco del calcio, i. il portiere all’uscita, indurre con una finta il portiere avversario ad abbandonare la porta, per batterlo dopo averlo spiazzato; i. un compagno di squadra all’azione, passargli la palla per sviluppare insieme una azione d’attacco. Nelle carte, i. a fiori, a coppe, ecc., lo stesso che chiamare, cioè chiedere al compagno di giocare una carta del seme indicato. Con la prep. di, proporre all’avversario la posta per la partecipazione al gioco: i. di cinquanta centesimi. 3. rifl. recipr., ant. Fare un brindisi, brindare reciprocamente (in quanto il brindisi è anche un invito a bere): lietamente L’un con l’altro invitatevi, e beete (Caro). ◆ Part. pres. invitante, anche come sost. e agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. invitato, anche come sost., chi interviene a una festa, a un banchetto, a una cerimonia, ecc., per invito: c’erano parecchi invitati; distribuire i confetti agli invitati; gli invitati si congedarono.