invogliare
v. tr. [der. di voglia] (io invòglio, ecc.). – Indurre voglia, desiderio di qualche cosa, rendere voglioso: i. i clienti all’acquisto; mele così belle che invogliano a mangiarle; i. a fare una cosa, ad andare in un luogo; m’ha parlato con tanto entusiasmo della commedia che mi ha invogliato a vederla; i. i ragazzi allo studio; c’è un tempaccio che non invoglia affatto ad uscire. Con sign. più particolare: lo re ch ’n suo voler ne ’nvoglia (Dante), Dio che conforma la nostra volontà alla sua, che ci fa volere ciò che vuole lui. Nell’intr. pron., invogliarsi, essere preso dalla voglia di qualche cosa: aveva visto esposta quella bella borsetta e se n’era invogliata; si è invogliata a cambiare casa; ragazzi capricciosi che s’invogliano di tutto. ◆ Part. pass. invogliato, anche come agg., desideroso, pieno di voglia: gli ho parlato così bene di quello spettacolo, che lui ne è invogliato (o è invogliato di vederlo); e in contrapp. a svogliato: essere invogliato dello studio.