involgere
invòlgere v. tr. [lat. invŏlvĕre, comp. di in-1 e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Avvolgere tutt’intorno, in modo da coprire interamente: carta, tela da i.; i. il formaggio, il prosciutto in carta oleata. Può avere come soggetto la materia stessa che fa da involucro: una membrana involge il seme; togliere la tela che involge la scatola. b. fig., non com. Coinvolgere, trarre con sé, soprattutto in una situazione dannosa o pericolosa: i. qualcuno in una lite, nella rovina, nel fallimento; nel rifl., con sign. analogo: involgersi in una congiura; anche con senso affine a immergersi: involgersi nell’errore. Raro, contenere, implicare: è una domanda che involge molte questioni. 2. Talora sinon. di avvolgere, in frasi come i. il filo sul rocchetto, la fune gli s’era involta intorno alla gamba, e sim., e anche in altri sign. di quel verbo. 3. rifl. Involgersi, volgersi in dentro, avvolgersi sopra sé stesso; questo sign. si sviluppa soprattutto nei derivati involuto e involuzione. ◆ Part. pass. invòlto, anche come agg.: involta mi parea in uno drappo sanguigno (Dante); Londra è quasi sempre involta nel denso e grasso fumo di tanti camini (A. Verri); spesso fig.: essere involto in una briga, in una rissa (più com. coinvolto); come mai uno che si trovò involto in affari di quella sorte, poteva essere in trattato di matrimonio con una ragazza così? (Manzoni); come agg. ha anche il sign. di avvolto su sé stesso, contorto: Non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti (Dante); per l’uso come s. m., v. involto2.