involucro
invòlucro (ant. o poet. involùcro) s. m. [dal lat. involŭcrum, der. di involvĕre «involgere»]. – 1. Con sign. generico, ciò che involge un oggetto, costituendo per esso un rivestimento, un riparo, una custodia e sim.; di oggetti in commercio, il materiale (carta, cellofan, scatole di cartone o di plastica, ecc.) con cui sono confezionati: aprire, rompere l’i.; un i. fragile, resistente. 2. In aeronautica: i. dell’aerostato o di un dirigibile, l’insieme delle membrane di stoffa gommata costituenti la parete della camera gas di un aerostato o le pareti della camera d’aria e delle camere gas di un dirigibile floscio o semirigido. 3. In bachicoltura, sinon. di carta (v. carta, nel sign. 6). 4. In botanica, i. fiorale, il complesso dei fillomi sterili, contrapposti a quelli fertili (stami e carpelli), e quindi sinon. di perianzio; i. di un’infiorescenza (capolino, ombrella, ecc.), il complesso delle brattee, più o meno ravvicinate fra di loro. 5. In matematica, e più in partic. in algebra, denominazione di una famiglia di insiemi F quando essa è chiusa rispetto all’operazione di intersezione, quando cioè l’intersezione di un numero qualunque di insiemi di F è ancora un insieme di F. In topologia, con riferimento a un insieme E, i. convesso, il più piccolo insieme convesso racchiudente E. ◆ Dim. involucrétto, in botanica, l’involucro (detto anche involucello) di un’infiorescenza parziale, come quello delle ombrellette nelle ombrellifere; anche, sinon. di calicetto2.