iperbato
ipèrbato s. m. [dal lat. hyperbăton, gr. ὑπέρβατον, «trasposizione»]. – In genere, collocazione delle parole in ordine inverso dal consueto; diversamente dall’anastrofe, forma di «metatesi a contatto» che riguarda la disposizione reciproca delle parole di un sintagma ed è perciò un fatto meramente sintattico, l’iperbato è una figura stilistica, che costituisce una «metatesi a distanza» e consiste nell’inserire in un sintagma, o nel preporre a questo, elementi della frase da esso logicamente dipendenti, al fine di ottenere particolari effetti di suggestione poetica. Così, per es., nel verso del T. Tasso (Ger. Lib. VI, 104): O belle a gli occhi miei tende latine!, o nel verso del Foscolo (Sepolcri, 172): Mille di fiori al ciel mandano incensi.