ipercapitalismo
s. m. Sistema economico e sociale centrato sulla sregolata ricerca di un profitto eccessivo. ◆ A tutto questo, si capisce, la visione del Papa e di [Roberto] Benigni fra le mura del Vaticano, non aggiunge molto. Semmai un’altra pagina alla sorprendente biografia di questo papa polacco che ha dominato gli ultimi decenni di storia, capace di atti di coraggio grandi, come la battaglia di una vita contro le dittature comuniste e la definitiva critica all’ipercapitalismo, e piccoli, come invitare un comico a San Pietro, per santificare una domenica. (Curzio Maltese, Repubblica, 12 gennaio 1999, p. 1, Prima pagina) • la settimana scorsa in Francia l’amministratore della Carrefour ha preso come liquidazione l’equivalente di 2514 anni di salario minimo garantito. Stanno esplodendo ovunque le disuguaglianze proprie dell’era dell’ipercapitalismo e della globalizzazione. (Giacomo Galeazzi, Stampa, 2 giugno 2005, p. 21, Economia) • le dinamiche di globalizzazione e la finanziarizzazione dell’economia hanno inasprito la percezione del mercato. Il padrone è diventato invisibile e l’economia si è fatta canaglia. Sono fioriti neologismi come ipercapitalismo, turboliberismo e via di questo passo a segnalare la distanza siderale tra il potere del denaro e la sua utenza di massa. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 18 aprile 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. capitalismo con l’aggiunta del prefisso iper-.
Già attestato nel Corriere della sera del 14 aprile 1993, p. 19, Economia (Dario Di Vico).