ipercinesia
ipercineṡìa (meno com. ipercinèṡi) s. f. [comp. di iper- e -cinesia (o -cinesi)]. – In patologia, termine che nel suo sign. originario indica manifestazioni neurologiche caratterizzate da involontaria, non coordinata e per lo più distrettuale attività motoria, in rapporto con lesioni extrapiramidali (movimenti coreici, atetosici, ecc.), e che poi ha assunto accezione estens. comprendente anche i movimenti correlati a lesioni piramidali (come le clonìe), quelli che s’instaurano senza apparenti lesioni nervose (tic, spasmi professionali), quelli connessi a cause generali (stati ansiosi, di eccitamento). Con sign. analogo, nel linguaggio della fisiopatologia e della radiologia, il termine indica una motilità eccessiva di organi cavi a muscolatura liscia: i. gastrica, colecistica, ecc.