iperverboso
agg. Prolisso, ridondante, pieno di parole inutili. ◆ Il monologo, con la regia di Giorgio Gallione, ha per protagonista il personaggio-cult di Benjamin Malaussene, impegnato in un dialogo surreale con il feto di suo figlio. Figura che si è rivelata perfettamente congeniale alla verve comica paradossale e iperverbosa di [Claudio] Bisio. (Corriere della sera, 15 aprile 1998, p. 53, Spettacoli) • [I giovani] Corteggiano il minimalismo concettuale e la contemporaneità. Non esagerate quindi con le grandi storie e le complicazioni narrative, meglio un flusso continuo di piccoli episodi, come insegna l’eterno presente iperverboso del «Grande Fratello» e dei reality show. (Gabriele Beccaria, Stampa, 20 gennaio 2005, p. 13, Cronache Italiane).
Derivato dall’agg. verboso con l’aggiunta del prefisso iper-.
Già attestato nel Corriere della sera del 18 settembre 1992, p. 37, Spettacoli (Giuseppina Manin).