ipnotico
ipnòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo hypnotĭcus, gr. ὑπνωτικός, der. di ὑπνόω «far dormire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Sonnifero, che determina il sonno: sostanze i., sostanze chimiche appartenenti alla classe degli alcoli, delle aldeidi, dei sulfoni, degli ureidi, ecc., tra cui alcune (per es. il cloralio, varî alcali e aldeidi alifatiche) agiscono a livello della corteccia cerebrale, altre (come i barbiturici) sull’ipotalamo. Come s. m., ogni medicamento (detto anche sonnifero), capace di provocare, in dosi adeguate, uno stato di depressione del sistema nervoso che assomiglia al sonno fisiologico, producendo anche attenuazione della sensibilità e dei riflessi: fare uso di ipnotici. b. agg. Per estens., scherz., che fa venire il sonno, che addormenta, con riferimento a libro, discorso, spettacolo, trasmissione molto noiosi: la televisione ha su di me un effetto ipnotico. 2. agg. Di ipnosi, di ipnotismo: stato i.; avere facoltà o capacità i., di ipnotizzare. ◆ Avv. ipnoticaménte, mediante ipnotismo: lo indusse ipnoticamente a chiudere gli occhi; in senso fig., senza alcuna capacità di reazione, come in uno stato di ipnosi: fissava ipnoticamente la scena.