iracondo
iracóndo (ant. iracundo) agg. [dal lat. iracundus, der. di irasci «adirarsi»]. – Di persona, che ha inclinazione naturale ad adirarsi, a infiammarsi d’ira (sinon. quindi di irascibile, che accenna però piuttosto agli atti esterni, agli sfoghi dell’ira, mentre iracondo indica piuttosto la disposizione all’ira come sentimento di astiosità): messer Filippo Argenti, uom grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro (Boccaccio). Spesso sostantivato: nella «Divina Commedia» gli i. sono puniti nel cerchio V dell’Inferno e nel girone III del Purgatorio. Estens., non com., mosso da ira, che esprime ira: parole, grida i.; sguardi iracondi.