iridio
irìdio s. m. [lat. scient. Iridium, der. del lat. iris -ĭdis «iride, arcobaleno», così denominato (1804) dal suo scopritore, il chimico ingl. S. Tennant, per il vario colore dei suoi sali]. – Elemento chimico, di simbolo Ir, numero atomico 77, peso atomico 192,22, che si rinviene in natura in giacimenti di platino, per lo più allegato con l’osmio: è un metallo bianco, splendente, poco duttile, che per la sua elevata durezza e inattaccabilità agli agenti chimici viene usato, in lega col platino, in oreficeria, per costruire parti di apparecchi di laboratorio, strumenti chirurgici, ecc.; in lega con l’osmio per punte di pennini stilografici; sotto forma di ossido in ceramica per decorazioni in nero. Nero d’i., polvere nera formata da iridio finemente suddiviso, usata come catalizzatore.