irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni di legge, con il regolamento, che si allontana dalla norma stabilita o comunemente ammessa, dalla consuetudine, dal tipo comune, e sim.: processo, procedura, elezione, nomina i.; deliberazione i.; un decreto i.; concessione i.; documento irregolare. Nello sport, di qualsiasi azione che sia contro le norme o il regolamento: carica, volata i.; un colpo i., nel pugilato o nella scherma; squalificare un cavallo per andatura i., nelle corse al trotto quando il cavallo tende a passare al galoppo. In grammatica, nomi, verbi i. (o con declinazione, coniugazione i.), che si allontanano dalla flessione regolare seguita dalla maggioranza degli altri nomi e verbi; costruzione i., che non segue la norma sintattica ordinaria, spec. per ciò che concerne la reggenza del verbo. Milizie o truppe i. (o anche, riferito agli uomini che le compongono, sostantivato: gli i.), quelle formate di volontarî, che non fanno parte dell’esercito regolare; immigrati i. (e sost.: gli i.), quelli sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. Con riguardo all’osservanza delle norme morali e delle convenienze sociali: condotta, contegno i.; unione i., era detta in passato quella di uomo e donna che convivevano senza essere sposati (e analogam., una coppia i.); uomo di vita i. (meno grave di sregolata); riferito direttamente a persona, con questo o con sign. simili, anche sostantivato: è sempre stato un i. nella sua vita. Con sign. più recente, è parzialmente sinon. di diverso nelle accezioni eufemistiche oggi in uso (v. diverso, nel sign. 3) e di deviante. b. In araldica: armi i., quelle che contravvengono alle leggi araldiche, distinte in armi dimandanti o d’inchiesta se l’irregolarità può essere giustificata (in quanto è volontaria e legata alla rivendicazione di un diritto, di un titolo e sim. da parte del titolare), e armi false se composte senza che siano osservate, per trascuratezza o ignoranza, le regole fondamentali del blasone; posizioni i., quelle delle figure che non sono state collocate al loro posto consueto (per es., una fascia abbassata, un cantone posto a sinistra). c. In matematica, detto talvolta delle figure geometriche che non soddisfano a certe condizioni di uniformità o di simmetria (in contrapp. a quelle dette regolari): poligoni i., poliedri i., quelli in cui gli angoli, i lati, le facce non sono tutti uguali fra loro; linea, curva ad andamento irregolare. Con accezione partic., in geometria algebrica, di superficie che presenta irregolarità (v.). d. Con
sign. affine a quello della geometria (soprattutto per ciò che riguarda i poligoni e i poliedri irregolari, o l’andamento di una linea, di una curva): cristalli i.; edificio a pianta i.; strada con tracciato irregolare. Più genericam., di qualsiasi figura o disposizione che s’allontana dalla forma considerata come regolare, sia per la linea, sia per la proporzione dell’insieme, sia per l’ordine delle parti: vaso a contorno i.; file i.; naso irregolare; è bella di una bellezza straordinaria, persino i. nelle labbra troppo tumide impresse a sanguigna sul volto che è avorio puro (Marcello Fois). e. In botanica, detto di organo o apparato di una pianta (per es. un fiore) privi di simmetria. f. In diritto canonico, di persona che, per qualche impedimento (grave infermità fisica o psichica, omicidio volontario, perché reo di eresia, apostasia, scisma, o per altro), non ha la capacità di ricevere gli ordini sacri, o, avendoli ricevuti, di esercitarli. 2. Che non procede in modo uguale e uniforme, o non avviene a intervalli regolari: moto, passo i., ora accelerato ora rallentato; funzionamento i. di una macchina, o anche di un ufficio; polso i., aritmico; stagione i., incostante; corso i. di una malattia; mestruazione i., per ciò che concerne la periodicità o la durata (anche riferito alla donna stessa: è molto i. nelle mestruazioni). Di persona (oltre al caso particolare ora notato), che manca di esattezza, di puntualità, o che si comporta in modo disuguale, discontinuo, incostante: è un cliente molto i. nei pagamenti; uno scolaro i. nello studio, nel rendimento; avere un carattere, un temperamento i., essere incostante, capriccioso. ◆ Avv. irregolarménte, in modo irregolare, o, in genere, non regolarmente: essere eletto irregolarmente; un verbo che si coniuga irregolarmente; un apparecchio che funziona irregolarmente; il polso gli batteva irregolarmente; è un ragazzo intelligente, ma si applica irregolarmente allo studio.