irritabile
irritàbile agg. [dal lat. irritabĭlis]. – 1. Che si irrita, si stizzisce, s’impazientisce facilmente; facile a risentirsi, ombroso: è un uomo i., una donna molto i.; ha un temperamento, un carattere i.; e in funzione di predicato: non essere così i.!; accidenti, quanto sei i.!; riferito talora, in tono iron. o scherz., ai letterati nel loro complesso (in frasi come: l’i. razza dei letterati, o sim.), per ricordo dell’espressione lat. di Orazio irritabile genus vatum «la suscettibile stirpe dei poeti» (Ep. II, 2, 102). 2. a. Di organi o tessuti o parti del corpo che sono facilmente soggetti a infiammazione: avere la gola, la pelle, gli occhi, lo stomaco, l’intestino i.; con altro senso, e per lo più fig., avere i nervi i., essere facile a scattare, a irritarsi (e quindi con il sign. 1). b. Con accezione più specifica, in biologia, di elementi anatomici che reagiscono a stimoli esterni con intensità sproporzionata all’esiguità dello stimolo. In botanica, stami, o meglio filamenti staminali i., quelli che a un leggero contatto eseguono movimenti, in seguito a cambiamento dello stato di turgore delle cellule (per es., i filamenti staminali del crespino, se toccati alla loro base, s’incurvano di scatto verso il centro del fiore).