irto
agg. [dal lat. hirtus, forse affine a hirsutus «irsuto»]. – 1. Ispido e ritto, quasi pungente, detto dei peli: capelli, baffi i., barba i.; l’elmo ... il cui cimiero Era pur di cavallo un’i. coda (Caro). Per analogia: rami i., di un albero; in corpo orrido et irto, Con voce e razionale anima vivi (Ariosto: di Astolfo trasformato in mirto); Piove su i pini Scagliosi ed irti (D’Annunzio), per le foglie aghiformi; più generalmente, in botanica, di qualsiasi organo vegetale coperto da numerosi peli patenti (che formano un angolo di 90° rispetto alla superficie d’inserzione). 2. estens. Determinato da complemento, detto di superficie da cui sporgano punte aguzze: montagna i. di abeti; costa i. di scogli; sentiero, cammino i. di spine (anche in senso fig., alludendo a difficoltà che si frappongono per il raggiungimento di uno scopo, di un ideale). Fig.: impresa i. di ostacoli; discorso i. di citazioni, di cifre, e sim. 3. Con ulteriore estens. di sign., ruvido, aspro, soprattutto in senso fig., di persona (con riferimento all’indole, al carattere), e anche di stile rozzo, incolto.