islamocristiano
(islamo-cristiano), agg. Relativo all’islam e al cristianesimo. ◆ Or è tant’anni, nel 1974, parlando con Saddam [Hussein], allora «vice», colsi l’impressione ch’egli fosse un uomo d’apparato, presuntuoso ma niente affatto banale. Puntualizzò che l’istiraki era soltanto il sedicente «socialismo di Nasser», il socialismo arabo vero essendo il Baas. Vale a dire quel partito-idea, alquanto simile al nazionalfascismo epperò proteso verso l’unità dell’Umma, la rissosa famiglia araba, nel segno d’un welfare islamocristiano. (Igor Man, Stampa, 11 aprile 2003, p. 5, Estero) • Un papa Ratzinger che ha cercato di presentare la sua posizione più con le parole del Concilio (ha citato la dichiarazione Nostra aetate, definendola «Magna Charta per la Chiesa cattolica del dialogo islamo-cristiano») e di Giovanni Paolo II che con le proprie, ma che ha anche affermato una sua tipica idea sui limiti del dialogo, che non deve nascondere le «identità»: (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 26 settembre 2006, p. 9, Politica) • il dialogo islamo-cristiano viene rinvigorito da questi sforzi intesi a trovare valori comuni ai tre monoteismi. (Gianluca Biccini, Osservatore romano, 30 dicembre 2007, p. 8).
Composto dal confisso islamo- aggiunto all’agg. cristiano.
Già attestato nella Repubblica del 29 giugno 1984, p. 9, Politica estera (Lucien George), nella variante grafica islamo-cristiano.