ittero1
ìttero1 (non corretto ittèro) s. m. [dal gr. ἴκτερος, ritenuto un uso estens. del nome dell’uccello (v. ittero2)]. – 1. In medicina, colorazione gialla della cute, delle sclere e delle mucose, dovuta al patologico aumento nel sangue di un pigmento biliare (la bilirubina) che si deposita nei tessuti: i. emoglobinurico (v. emoglobinurico); i. emolitico, dovuto a malattie accompagnate da intensa emolisi; i. epatocellulare, dovuto a malattie, infiammatorie o degenerative, che interessano gli elementi cellulari del fegato e le vie biliari situate nello spessore dell’organo (per es., epatiti, epatosi); i. meccanico (o da stasi), dovuto a ostruzione dei condotti biliari esterni al fegato (per calcoli, tumori o altro) e a conseguente ristagno della bile. I. del neonato, distinto in varie forme a seconda della causa che lo provoca, tra cui l’i. fisiologico, legato a fattori emolitici ed epatici, più frequente nei neonati prematuri, che è di breve durata, non richiede cura e scompare senza complicazioni. 2. In veterinaria: i. dei puledri neonati, malattia infettiva a decorso rapido e prognosi grave che colpisce i puledri e i muletti, caratterizzata da rapida emolisi; i. grave del cane, forma itterica, di esito quasi sempre letale, che colpisce soprattutto i cuccioli, caratterizzata da gastroduodenite intensa con inappetenza, vomito, febbre.