ivi
avv. [lat. ĭbi], letter. – In quel luogo, lì: Erano ignudi e stimolati molto Da mosconi e da vespe ch’eran ivi (Dante). Talvolta in unione con altri avverbî: ivi presso, ivi entro (ant. iv’entro, ivéntro): Ma lo spirto ch’iv’ entro si nasconde, Non cura né di tua né d’altrui forza (Petrarca). È di uso com. nelle citazioni e in riferimenti bibliografici (cfr. ibidem), per rinviare a un passo già citato precedentemente. Raro, in senso temporale, allora: Di penter sì mi punse ivi l’ortica (Dante); ancora più raro e ant. nella locuz. ivi a (molto o poco) come equivalente di indi a: poi, ivi a parecchi dì ... se ne tornarono a Roma (Boccaccio).