knowledge worker
loc. s.le m. Operatore intellettuale, della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche, spesso con contratti di collaborazione o a termine, specialmente nel mercato editoriale, dell’economia e delle tecnologie dell’informazione. ◆ Il rettore di uno dei più prestigiosi atenei italiani, il Politecnico di Milano, [Adriano De Maio] riflette sulla riforma dell’Università. Sviluppa anche un tema, quello della società della conoscenza e del ruolo che in essa hanno il knowledge worker e l’innovazione, toccando trasversalmente fenomeni come la globalizzazione e la diffusione della tecnologia della comunicazione. Partendo dalla considerazione che in un mondo sempre più competitivo il vero patrimonio di una comunità è costituito dal capitale umano. (Agnese Vigna, Stampa, 22 aprile 2002, p. 21, Economia) • Il mondo del business americano ha un atteggiamento ambivalente rispetto al «multitasking». Da un lato ne è travolto. Da un altro ne sfrutta il potenziale economico, vendendo miliardi di dollari di prodotti. Da un altro lato ancora, comincia a intravederne i costi reali. Secondo uno studio della Basex, una società di ricerche di New York, il nuovo modo di lavorare porta in media a uno spreco di 2,1 ore al giorno per «knowledge worker», cioè per ogni dipendente la cui attività si basa su qualche tipo di informazione. (Arturo Zampaglione, Repubblica, 23 gennaio 2006, Affari & Finanza, p. 8) • Qualche elemento lo si ricava, per esempio, dalla recente indagine svolta da Harris Interactive, che, per conto della Adobe Systems, ha interpellato 1.542 professionisti che operano in settori che vanno dalla finanza all’ingegneria, dai servizi sanitari e legali fino all’industria manifatturiera. Si tratta di quelli che, in gergo corrente, vengono definiti knowledge workers, i «lavoratori della conoscenza». Ebbene, il 60% degli intervistati ammette di dover far fronte a un «sovraccarico di informazioni». (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 11 luglio 2008, p. 30, Economia).
Espressione ingl. composta dai s. knowledge (‘conoscenza’) e worker (‘lavoratore’).
Già attestato nella Repubblica del 10 settembre 1995, p. 10, Commenti (Guido Bolaffi); già presente nel libro di Peter F. Drucker, Landmarks of Tomorrow, New York 1959.
V. anche brainworker, cognitario, lavoratore della conoscenza.