laboratorio
laboratòrio s. m. [dal lat. mediev. laboratorium, der. di laborare «lavorare»]. – 1. Locale o edificio fornito di apposite installazioni e apparecchi per esperienze e preparazioni fisiche, chimiche, farmaceutiche o, in genere, per studî, ricerche ed esperimenti tecnici o scientifici: l. di fisica; l. chimico, farmaceutico, radiologico, biologico, ecc.; l. orbitante, laboratorio sperimentale situato su un satellite artificiale, nel quale possono essere eseguiti esperimenti in particolari condizioni (assenza di gravità), osservazioni astronomiche, studî di fenomeni che si verificano sulla superficie o nell’atmosfera terrestre. In senso più ampio, l. spaziale (traduz. dell’ingl. space laboratory, spesso abbreviato in spacelab, v. la voce), satellite artificiale messo in orbita con un equipaggio incaricato di determinate ricerche spaziali. L. linguistico, complesso di apparecchiature elettroniche e meccaniche per la registrazione e riproduzione del suono (con magnetofoni) e talora visive (con proiettori cinematografici), collegate in modo che un docente possa insegnare contemporaneamente a più alunni una lingua straniera. Apparecchi da l., quelli appositamente studiati per le esigenze di un laboratorio; talora sono così chiamati quegli apparecchi, spec. di misurazione, che, per la loro delicatezza o per il loro ingombro, non possono essere usati altro che in laboratorio (non sono cioè apparecchi di uso generale o portatili). Esperienze o esperimenti di l., ricerche, studî di l., misurazioni di l., quelli eseguiti in laboratorio, e quindi in condizioni controllate e riproducibili; animali da l., denominazione sotto cui si comprendono le specie o razze selezionate che, per la loro capacità riproduttiva (per es., topi, cavie) o per la semplicità strutturale (per es., protozoi) o per l’affinità con la specie umana (per es., le scimmie), risultano idonee ad esperimenti in discipline che studiano i meccanismi e i fenomeni caratteristici degli esseri viventi (medicina, genetica, psicobiologia, neurologia, ecc.). 2. a. Officina o stanza annessa a un negozio o ad altri locali, dove si lavorano gli oggetti posti in vendita o si eseguono riparazioni o particolari operazioni: l. di un’orologeria, di una gioielleria; l. fotografico, dove si carica, si sviluppa e si stampa il materiale fotografico. b. Qualsiasi locale o insieme di locali dove più persone attendono ai lavori di un’arte o mestiere: l. di sartoria; l. artigiano; l. di ebanisteria, ecc. 3. Parte essenziale di un forno industriale: è lo spazio delimitato da suola, pareti e volta, dove s’immette la carica e si creano le condizioni termiche caratteristiche del processo (così, nel forno per ceramiche, è il vano destinato ad accogliere i pezzi da sottoporre a cottura).