lacerare [dal lat. lacerare] (io làcero, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [ridurre in brandelli] ≈ (non com.) rompere, (non com.) sbrindellare, sdrucire, squarciare, [riferito a carta e sim.] stracciare, [riferito a carta, tessuto e sim.] strappare. b. [riferito a un organo o a un tessuto, produrvi una lacerazione: una scheggia gli ha lacerato la guancia] ≈ (lett.) dilacerare, ferire. ↑ squarciare. c. [detto spec. di animale feroce, staccare pezzi di carne] ≈ dilaniare, sbranare, squartare, straziare. 2. (estens.) a. [colpire l'udito con violenza] ≈ assordare, squarciare. b. (fig.) [provocare sofferenza, spec. psicologica: essere lacerato dal sospetto] ≈ dilaniare, rodere, straziare, tormentare, torturare. ■ lacerarsi v. intr. pron. [subire strappi] ≈ squarciarsi, [di carta e sim.] stracciarsi, [di carta, tessuto e sim.] strapparsi.