laconico
lacònico agg. e s m. [dal lat. Laconĭcus, gr. Λακωνικός, der. di Λάκων «lacedemone, spartano»; nel sign. 3, dal lat. laconĭcum, neutro sostantivato dell’agg.] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Della Laconia, antica regione della Grecia, e in partic. di Sparta: dialetto l., dialetto del greco antico, appartenente al gruppo dorico e parlato anticam. nella Laconia e nelle colonie di Taranto ed Eraclea; vasi l., vasi greci arcaici prodotti a Sparta a partire dal 10° sec. a. C., con caratteristiche figure nere, decorazione geometrica e scene figurate sull’esterno o all’interno. b. Riferito al modo di parlare o di scrivere, breve, conciso (in quanto si attribuiva agli Spartani l’abitudine all’espressione sobria e sentenziosa): stile l., una risposta l.; anche di persona che si esprime concisamente, che è di solito o in singoli casi di poche parole: un uomo l.; nella sua lettera fu molto laconico. 2. agg. e s. m. Nella metrica classica, forma particolare di verso anapestico (schema: ⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́ / ⌣⌣–́⌣⌣–́––́⌣̲): è il tetrametro anapestico catalettico, usato negli antichi canti militari di marcia (embaterî) degli Spartani, caratterizzato dalla presenza dello spondeo in settima sede e dalla dieresi fra i due dimetri. 3. s. m. Ambiente delle terme romane per bagni di sudore (così chiamato per la credenza che fosse tipico degli Spartani), di pianta circolare o poligonale, con aperture in alto sulla volta, posto vicino alla sorgente di calore. Avv. laconicaménte, in modo laconico, concisamente, con poche e asciutte parole: parlare, rispondere laconicamente.