lamentare [lat. lamentari, lat. tardo lamentare] (io laménto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [provare dolore o rimpianto] ≈ compiangere, (poet.) lacrimare, dolersi (di, per), piangere, rimpiangere. 2. (estens.) a. [segnalare con malcontento o disapprovazione] ≈ [→ LAMENTARSI (2. b)]. b. [nelle espressioni, per lo più d'uso giorn., si lamenta, si lamentano, per indicare un evento spiacevole: nell'incidente si lamentano parecchi morti] ≈ segnalare. ■ lamentarsi v. intr. pron. 1. [assol., emettere lamenti] ≈ dolersi, gemere, (spreg.) gnaulare, lagnarsi, [di partoriente] (non com.) nicchiare. 2. (estens.) a. [mostrare dispiacere, anche con le prep. di, per] ≈ affliggersi, crucciarsi, dispiacersi, dolersi, (non com.) lagnarsi, (lett.) querelarsi (di), rammaricarsi, rincrescersi. ↔ gioire, rallegrarsi. b. [mostrare malcontento o disapprovazione, con le prep. di, per: l. dell'inefficienza dello stato] ≈ deplorare (ø), dolersi, lagnarsi, lamentare (ø), protestare (contro, per), (lett.) querelarsi (di), rammaricarsi, (non com.) reclamare (contro, per), rimostrare (per), risentirsi.