lamentazione
lamentazióne s. f. [dal lat. lamentatio -onis, der. di lamentari «lamentarsi»]. – 1. a. Lamento lungo e noioso; espressione insistente di dolore; usato per lo più al plur.: non posso sopportare le sue continue lamentazioni. Muro delle l., il muro (v.) del pianto a Gerusalemme. b. Lamentazioni di Geremia: letture, spesso cantate, che nella liturgia cattolica si fanno nel 1° notturno del mattutino degli ultimi tre giorni della settimana santa (perciò dette anche lamentazioni della settimana santa); sono tratte dall’omonimo libro della Bibbia, che comprende cinque carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor, attribuiti al profeta Geremia. Fig., scherz., piagnisteo, discorso lamentoso e importuno (cfr. geremiade, geremiata). c. Nella tragedia antica, il pianto che era eseguito dal coro. 2. Genere di musica vocale sacra, in voga soprattutto nei sec. 17° e 18°. ◆ Dim. lamentazioncèlla, lagnanza fatta in tono scherzoso.