lanciare
v. tr. [lat. tardo lanceare «vibrare la lancia», der. di lancĕa «lancia»] (io làncio, ecc.). – 1. ant. a. Scagliare la lancia: lo re in prima lanciò e fedì lo re Vermiglio (M. Villani). b. Colpire, ferire di lancia, trafiggere; fig., tormentare: E quindi viene il duol che sì li lancia (Dante). 2. a. Nell’uso com., gettare un oggetto lontano, a mano o per mezzo di apposito strumento, imprimendogli una velocità iniziale spesso notevole: l. una freccia, un sasso, un razzo; l. l’amo; l. il disco; l. una bomba a mano; l. un siluro (nel linguaggio marin. anche assol., lanciare); o far cadere da grande altezza: l. bombe, spezzoni incendiarî, munizioni, viveri (da un aereo in volo). Riferito ad animali, far partire con impeto: l. il cavallo, l. i cani. Fig. (con senso sim. a gettare, ma più efficace): l. un insulto, una maledizione; l. un’occhiata; stavamo viaggiando quando qualcuno ha lanciato un urlo, mi sono girato e ho visto una signora ... accasciata sul pavimento (Giuseppe Culicchia). b. estens. Imprimere a un veicolo una forte accelerazione iniziale in modo da farlo proseguire a grande velocità: l. la macchina a 180 l’ora; l. un velivolo, un aliante, per fargli raggiungere la velocità necessaria alla sostentazione; analogam., l. l’elica di un aereo, eseguirne il lancio (v. lancio, n. 2). c. Nel linguaggio sport., l. un giocatore, nel gioco del calcio, mandare la palla in una parte determinata del campo, in modo che un compagno possa impadronirsi di essa con facilità portandosi rapidamente in avanti e sviluppando l’azione. d. rifl. Gettarsi con impeto: i soldati si lanciarono all’assalto; lanciarsi all’inseguimento; lanciarsi nel vuoto; lanciarsi da un aereo col paracadute; avventarsi, scagliarsi: si lanciò contro di lui col pugno alzato; E un serpente con sei piè si lancia Dinanzi a l’uno, e tutto a lui s’appiglia (Dante); anche, partire con un veicolo acquistando presto forte velocità, riferito sia alla persona sia al veicolo stesso. In usi fig., buttarsi con impegno, con entusiasmo, avventurarsi: lanciarsi in un’impresa, in un’attività; lanciarsi nella politica; lanciarsi nella discussione, nella polemica (anche assol.: ormai s’era lanciato, e non era facile fermarlo). 3. fig. Proporre, presentare al pubblico, per lo più con il fine di richiamare l’attenzione e ottenere l’approvazione: l. un’idea, una proposta; l. un proclama, un manifesto; l. un’invenzione; in partic., immettere sul mercato un articolo di commercio o sim., favorendone la diffusione con un’accorta pubblicità: l. un nuovo dentifricio, un libro, un periodico, un film; analogam., l. un prestito (v. lancio, n. 3). L. una persona, introdurla nella società, negli affari, negli impieghi, ecc., appianandole la via per una rapida fortuna: è stato suo zio a lanciarlo nella carriera diplomatica; l. uno scrittore, un attore, una stella del cinema. ◆ Part. pass. lanciato, anche come agg. (v. lanciato2).