languire v. intr. [dal lat. languĕre, con mutamento di coniug.] (io languisco o lànguo, tu languisci o làngui, ecc.; aus. avere). - 1. (lett.) a. [essere in uno stato prolungato d'abbattimento fisico: l. infermo nel proprio letto] ≈ consumarsi, declinare, deperire, illanguidire, indebolirsi, infiacchirsi. ↔ fiorire, prosperare, rinforzarsi, riprendersi, ristabilirsi. b. [di piante e, per estens., di esseri umani, stare sempre peggio] ≈ appassire, avvizzire. ↔ fiorire, prosperare. c. (fig.) [essere in uno stato prolungato di abbattimento morale] ≈ abbattersi, accasciarsi, avvilirsi, prostrarsi. 2. (estens.) [perdere intensità: la luce languisce; la conversazione languiva] ≈ affievolirsi, attenuarsi, consumarsi, diminuire, esaurirsi, estinguersi, indebolirsi, scemare, spegnersi, svanire, venire meno, [di luce] impallidire. ↔ animarsi, aumentare, crescere, vivacizzarsi. 3. (fig.) a. [essere in preda allo struggimento, per lo più amoroso, con la prep. di: l. di desiderio, d'amore] ≈ affliggersi, logorarsi, struggersi, tormentarsi. b. [sentirsi debolissimo per la fame] ≈ svenire, venire meno. c. [vivere nell'abbandono, o in mezzo a sofferenze: l. nella miseria; l. in carcere] ≈ giacere, patire, soffrire. 4. (fig.) [di cultura, economia e sim., essere in pessimo stato] ≈ andare in malora (o in rovina), decadere, declinare. ↓ ristagnare. ↔ fiorire, prosperare.