lapis
làpis s. m. [dal lat. lapis «pietra»]. – Termine con cui fu dapprima (sec. 16°) chiamata la sanguigna (lapis aematitis), poi in genere le varie pietre usate per disegnare, e infine i cannellini di legno con dentro una verghetta di grafite o di materia colorante, usati per disegnare o scrivere, a cui oggi si dà anche comunemente il nome di matita (v.): scrivere col l.; l. rosso, blu; l. copiativo; fare la punta al l., ecc. L. medicamentosi (o matite medicamentose o pietre medicamentose), preparazioni farmaceutiche solide in forma di bastoncelli, costituite per lo più da sostanze caustiche (come il nitrato d’argento) o astringenti (allume), queste ultime chiamate di solito lapis emostatici o matite fermasangue. ◆ Dim., non com., lapissino.