larghe intese
loc. s.le f. pl. In politica, accordi grazie ai quali possono realizzarsi intese su temi di grande rilievo, anche a partire da posizioni molto diverse. ◆ [tit.] Casini: sulle riforme servono larghe intese [testo] Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, auspica «larghe intese» con l’opposizione sulle riforme istituzionali. E invita i poli ad abbandonare uno scontro politico «che ha stancato gli italiani». (Sole 24 Ore, 2 settembre 2003, p. 1, Prima pagina) • Sarà inevitabile un richiamo a non esasperare i toni e a distinguere tra la polemica politica, anche aspra, e il dialogo sulle regole del gioco. Non un invito a un governo di larghe intese, ma a trovare una larga intesa in Parlamento sulle riforme. (Riformista, 29 dicembre 2007, p. 5) • Hanno voglia, nella maggioranza a rilanciare il governo di larghe intese: [Silvio] Berlusconi non ha dimenticato il «no grazie» che gli hanno urlato a brutto muso quando lo propose, all’indomani delle elezioni. «[Massimo] D’Alema poteva avere senso dello Stato due anni fa», nota Sandro Bondi, in nome e per conto del Cavaliere. (Antonella Coppari, Gazzetta del Sud, 27 gennaio 2008, p. 5, Interni).
Composto dall’agg. largo e dal s. f. intesa.
Già attestato nella Repubblica del 24 maggio 1984, p. 2 (Alberto Stabile).
V. anche larghe convergenze.