lasagna
laṡagna s. f. [lat. *lasania, der. di lasănum, nome di un recipiente, dal gr. λάσανον]. – 1. a. Forma di pasta all’uovo lunga, tagliata a mano o a macchina in larghe strisce, lisce o leggermente ondulate, lessate e disposte a strati con besciamella e varî altri ingredienti, caratteristica della cucina emiliana e romagnola. Più com. al plur.: un piatto di lasagne; lasagne al sugo, al forno, alla bolognese; un pasticcio, un timballo di lasagne; l. verdi, preparate mescolando nell’impasto un passato di spinaci. b. fig., scherz. Ciascuna delle strisce di passamaneria che costituiscono i galloni, sulla manica, sulla spallina o sul berretto degli ufficiali come distintivo del grado: un alto ufficiale, con tante l. sul berretto. Con altro uso fig., la parola è stata talora usata per indicare una banconota di grosso taglio o la cambiale. 2. ant. Strato di cera con cui si spalmavano le forme di gesso in cui si dovevano fare i getti di bronzo. ◆ Dim. laṡagnétta, poco più larga della tagliatella comune; accr. laṡagnóne m. (v.).