laserata
s. f. Riproduzione grafica, immagine stampata con tecnologia laser; fascio di luce prodotto mediante tecnologia laser. ◆ Un segno grafico per distinguersi (appare qua e là nei ricami, negli intarsi, nelle laserate) e poi piccoli pezzi «couture»: il cappotto di cachemire, i cargo di visone rasato, il trench di lupin degradante, il boa di volpe con cappuccio. (Paola Pollo, Corriere della sera, 14 gennaio 2003, p. 19, Cronache) • L’Italia ha un ruolo speciale: l’Asi possiede il Centro di Geodesia Spaziale «G. Colombo», vicino a Matera, che non solo sa tirare le laserate, ma partecipa anche ad interpretare i dati raccolti. Adesso si apre una nuova possibilità interessante. L’Asi e l’Esa stanno sviluppando un nuovo razzo vettore, il Vega, studiato per portare in orbita piccoli satelliti. (Giovanni Fabrizio Bignami, Corriere della sera, 11 settembre 2007, p. 28, Scienza).
Derivato dal s. m. inv. laser con l’aggiunta del suffisso -ata2.