latente
latènte agg. [dal lat. latens -entis, part. pres. di latere «stare nascosto»]. – 1. Che rimane nascosto, che non appare esternamente (contrario di manifesto): energia l., forze l.; intenzioni l.; significato l. di una frase, di un’allusione; malattia l., che non presenta sintomi; odio, astio l., che cova segreto. 2. Con sign. più specifici: a. In biologia, vita l., fenomeno presentato da molti organismi che possono trascorrere un periodo più o meno lungo di «morte apparente» in condizioni di minima attività metabolica, per poi riprendere, al cessare delle condizioni sfavorevoli che lo hanno determinato, la loro primitiva vitalità (v. anabiosi). b. In botanica, di gemma di piante legnose che non si sviluppa; sinon. di dormiente. c. In fisica, calore l., v. calore (nel sign. 1 b). d. In fotografia, immagine l., immagine del soggetto che si forma in seno all’emulsione sensibile di una pellicola, lastra o carta fotografica, per azione della luce, e che si rende manifesta, cioè visibile, soltanto dopo il trattamento di sviluppo. e. In psicologia dinamica, si definisce latente ciò che è allo stesso tempo virtuale e non cosciente (per es., depressione latente). Nella psicanalisi freudiana, contenuto l. del sogno, l’insieme degli elementi profondi che non giungono alla coscienza del sognatore se non distorti e mascherati. ◆ Avv. latenteménte, letter., in modo non manifesto, di nascosto, segretamente.