lato debole
loc. s.le m. Nella pallacanestro e nel calcio, la parte del campo presidiata da un numero ridotto di giocatori di una squadra. ♦ Raddoppiando Antonio Smith dal lato debole, la Virtus è riuscita a chiudere e, di riflesso, a correre davanti: Cummings e Williams se la sono passata spesso e volentieri, Smith è stato silenzioso ma ficcante, e soprattutto Niccolai ha spolverato il mirino. (Marco Martelli, Repubblica, 9 febbraio 2004, Bologna, p. 3) • Il portatore di palla, in questo caso Crawford, serve il lungo che dal post basso sale in lunetta, poi va a piazzare il blocco alla guardia (Paul) sul lato forte, mentre il 4 e il 3 si piazzano con i piedi fuori dal perimetro sul lato debole, rispettivamente in mezz’ala e in angolo.(Ciombe, Cosedibasket.com, 4 novembre 2014) • [il calciatore Rafinha, ndr] Quando correva verso la porta lo faceva più senza palla, attaccando dal lato debole, che col pallone. La sua presenza era fondamentale per creare un lato forte di costruzione, costruito su giocatori associativi e isolare dalla parte opposta Neymar. (Emanuele Atturo, Sportsky.it, 24 gennaio 2018, Calcio) • Proprio il dialogo tecnico tra il brasiliano e Dybala potrebbe mettere in difficoltà Marcelo e il lato sinistro della difesa Real, mentre il lato debole e la zona di Carvajal potrebbe essere attaccato profondamente da Matuidi e Khedira, che, in assenza di Pjanic, potrebbe giocare sul centro-sinistra. (Fabio Barcellona, Sportsky.it, 3 aprile 2018, Calcio).
Composto dal s. m. lato e dall’agg. debole. Ricalcato sull’angloamericano weak side.