lato forte
loc. s.le m. Nella pallacanestro e nel calcio, la parte del campo presidiata da un numero ampio di giocatori di una squadra. ♦ Meno gambe e moltissima meno testa di una Lottomatica perfetta nel nascondere le assenze di Van den Spiegel, Sconochini e Tusek e i 4 falli raggiunti a metà terzo quarto da Righetti, Tonolli e Garri: ci ha messo difesa, aggredendo i portatori di palla sul lato forte, raddoppiando Blair per non subire sotto e ipnotizzando con la zona l' Armani. (Massimo Pisa, Repubblica, 27 marzo 2005, Milano, p. 9) • Il portatore di palla, in questo caso Crawford, serve il lungo che dal post basso sale in lunetta, poi va a piazzare il blocco alla guardia (Paul) sul lato forte, mentre il 4 e il 3 si piazzano con i piedi fuori dal perimetro sul lato debole, rispettivamente in mezz’ala e in angolo.(Ciombe, Cosedibasket.com, 4 novembre 2014) • [il calciatore Rafinha, ndr] Quando correva verso la porta lo faceva più senza palla, attaccando dal lato debole, che col pallone. La sua presenza era fondamentale per creare un lato forte di costruzione, costruito su giocatori associativi e isolare dalla parte opposta Neymar. (Emanuele Atturo, Sportsky.it, 24 gennaio 2018, Calcio) • La Juventus potrebbe provare ad approfittare dei problemi del Madrid nella zona dei propri terzini, concentrando il gioco sul proprio lato forte, quello di Dybala. (Fabio Barcellona, Sportsky.it, 3 aprile 2018, Calcio).
Composto dal s. m. lato e dall’agg. forte. Ricalcato sull’angloamericano strong side.