lauro
làuro s. m. [dal. lat. laurus: v. alloro]. – 1. a. In botanica, e nel linguaggio letter., altro nome dell’alloro: sovente avverrà che ’l crin si cigna Or di lauro, or di quercia, or di gramigna (T. Tasso); I miei l. gettai sotto i tuoi piedi, O Vittoria senz’ali (D’Annunzio); fronde di lauro; incoronare di lauro. In senso fig., come simbolo di gloria, di trionfo, ecc., è molto meno com. di alloro (il l. del martirio, il l. della vittoria); è usato talvolta, nel linguaggio giornalistico e sportivo, per indicare il titolo conseguito in una determinata specialità soprattutto alle Olimpiadi: il l. olimpico; il l. del disco; il l. di campione del mondo di ciclismo. b. Burro di lauro, grasso che si ottiene dalle bacche fresche dell’alloro, per pressione o bollitura in acqua, costituito da gliceridi dell’acido laurico, oleico, ecc. e da un olio volatile di odore caratteristico; viene usato nella preparazione di cosmetici e nell’industria del sapone. c. Olio essenziale di l., liquido giallo chiaro con odore di alloro e di trementina, sapore dolciastro, costituito da pinene, eucaliptolo, ecc., usato per profumare liquori e saponi, e in medicina come stimolante e antisettico. 2. Nome di altre piante: a. In Toscana, sinon. di lauroceraso. b. L. alessandrino, nome di alcune liliacee, e in partic. della specie Danae racemosa, che presentano cladodî sempreverdi, e perciò spesso coltivate nei giardini. c. L. canforo, l’albero della canfora (Cinnamomum camphora): v. canforo. d. L. rosa, altro nome dell’oleandro.