lavamano
(meno com. lavamani) s. m. [comp. di lava- e mano; cfr. lat. tardo, pop., labamanos]. – Mobile usato un tempo per lavarsi le mani e il viso e per abluzioni parziali della persona; era costituito da un catino di ceramica o di metallo, per lo più smaltato, sostenuto da un treppiede metallico, talvolta di forma elegante, provvisto di una brocca per l’acqua. Al principio del sec. 20° si indicava con lo stesso nome anche un mobile costituito da un piano di marmo, sul quale si poggiavano la bacinella (o anche due bacinelle) e altre suppellettili da toletta, sostenuto da quattro gambe o da una bassa credenza, talora con un ripiano inferiore per la brocca dell’acqua pulita o (quando questa veniva posata sul piano di marmo) per il secchio in cui versare l’acqua già usata.