lavitolese
s. m. (iron., spreg.) Il modo di esprimersi cinico e infarcito di turpiloquio, caratteristico del giornalista Valter Lavitola. ◆ Il frasario telefonico intercettato impiegato dai coniugi Tarantini, Valter Lavitola ed il nostro Premier, a parte lo squallido scenario che mette in luce, risulta anche sboccato e talvolta coprolalico. […] Forse sarà necessario aggiungere al frasario politichese, burocratese, dantesco, virgiliano, retorico anche il “lavitolese”, dal cognome del principale estensore di questa sboccata modalità espressiva. (post firmato “Renato Cimino”, Corriere del Mezzogiorno.it, 5 settembre 2011, Forum) • Da “Agendare” a “Zuppa di latte” ecco il lavitolese, lessico di un’Italia gradassa e truffaldina che non aveva rappresentanza prima di Berlusconi ma stava ai margini, tenuta a bada sia dalla buona educazione sia dalla forza pubblica. Adesso è l'Italia al potere, l’Italia dello strapotere. (Francesco Merlo, Repubblica.it, 27 ottobre 2011).
Derivato dal nome proprio (Valter) Lavitola con l’aggiunta del suffisso -ese.