lazialita
lazialità s. f. inv. Il senso di appartenenza alla squadra di calcio della Lazio. ◆ Ma questo [afferma Zdenek Zeman, allenatore della Roma, sostenendo che l’eventuale scudetto alla Lazio darebbe comunque prestigio alla città], per carità, non deve implicare etichette di «lazialità»: «Io sedendo sulla panchina della Roma mi ritengo il primo tifoso romanista». (Stefano Petrucci, Corriere della sera, 19 febbraio 1999, p. 51, Sport) • In fondo la settimana del derby è stata anche la sua settimana. Colpa dei sospetti di «lazialità» riportati alla luce da un’intervista del ’94 in cui si professava tifosa aquilotta. (Giornale, 28 ottobre 2001, p. 27, Sport) • Da Formello arriva la carica di [Tommaso] Rocchi: «La lazialità è un ricordo che mi ha lasciato Paolo (Di Canio, ndr). Non firmo per il pari perché possiamo battere i cugini». (G[uglielmo] Buc[cheri], Stampa, 9 dicembre 2006, p. 41, Sport).
Derivato dall’agg. laziale con l’aggiunta del suffisso -ità.
Già attestato nella Repubblica del 22 aprile 1984, p. 35, Sport (Oliviero Beha).