leadercrazia
s. f. La posizione di primato di un capo politico fortemente carismatico. ◆ C’è, nell’odierna fase di transizione della politica italiana (e non solo italiana), una tentazione alla leadercrazia che rifiuta, o ritiene fastidiosi, gli impacci del metodo liberale del confronto e del «conoscere per deliberare». (Alfredo Biondi, Repubblica, 21 novembre 2002, Genova, p. I) • [Alfredo] Biondi conferma: «La visione presidenzialista non è in discussione, ma tra il vertice e la base deve esserci dialettica, va prevista una serie di snodi. Una ristrutturazione è necessaria per superare la leadercrazia». (Riccardo Bruno, Corriere della sera, 9 agosto 2004, p. 10, Politica).
Composto dal s. m. e f. leader, di origine ingl., con l’aggiunta del confisso -crazia.