leccardo
s. m. e agg. [der. di leccare, con la terminazione -ardo di origine germ. (presente anche in bastardo, testardo, ecc.)], letter. raro. – 1. s. m. (f. -a) Ghiottone, uomo ingordo e goloso: il più gran leccardo Che sia nel mondo (D’Annunzio). 2. agg. Di cibo, appetitoso, ghiotto: s’ungono il grifo di buoni bocconi e l. (Bresciani).