legna
légna s. f. [lat. lĭgna, pl. di lĭgnum «legno»] (pl. -a e -e). – Pezzi di tronco o di ramo d’albero (rovere, castagno, olivo, abete, ecc.), usati per far fuoco: legna da ardere; l. fresca, secca, verde, stagionata; l. grossa, minuta; un fascio, una catasta, un carro di legna; vendita di legna e carbone; stufa, forno, cucina a legna; far legna, andare al bosco per raccoglierla; segare, spaccare la l., ecc. Modi proverbiali: mettere o aggiungere legna al fuoco (o sul fuoco), aizzare discordie, alimentare odî, passioni e sim.; non com., portar legna al bosco, fare cosa superflua; Com’è in proverbio, ognun corre a far legna All’arbore che il vento in terra getta (Ariosto). Il nome è generalmente sentito come collettivo, e adoperato perciò quasi sempre al sing.; il plur. è limitato all’uso tosc. (dov’è preferita la forma legne) e letter.: legne che ardon bene; un carro di legne; non sarà mai vero che un cappuccino vada via da questa casa, senza aver gustato del mio vino, né un creditore insolente, senza aver assaggiate le legna de’ miei boschi (Manzoni). ◆ Dim. legnétta; pegg. legnàccia.