lepenista
s. m. e f. e agg. Sostenitore e seguace dell’uomo politico francese di estrema destra Jean-Marie Le Pen; che si richiama alle posizioni di Jean-Marie Le Pen. ◆ «E allora non aiutano certi discorsi, certe strizzate d’occhio a una Lega lepenista». Nel senso di Le Pen? «Sì, certo. Abrogare la legge Jervolino col referendum farebbe solo aumentare il flusso degli immigrati: è propaganda becera, ma con questa Lega lepenista e fino a ieri secessionista [Massimo] D’Alema vuole eleggere il capo dello Stato» [Gianfranco Fini intervistato da Stefano Marroni]. (Repubblica, 21 marzo 1999, p. 7, Politica) • [tit.] Francia, la «gauche» travolge il centrodestra / Exit poll: la sinistra unita ha ottenuto quasi il 50% dei consensi contro il 37% della maggioranza di governo e il 13% dei lepenisti (Giornale di Brescia, 29 marzo 2004, p. 4, Estero) • La sede di Lutte Ouvrière, il partito della [Arlette] Laguiller, è a Pantin, nella banlieue Est di Parigi, quella povera, terra di comunisti e lepenisti. Un edificio anonimo, basso, con telecamere e inferriate, senza insegne né bandiere né simboli. (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 18 novembre 2006, p. 20, Esteri).
Derivato dal nome proprio (Jean-Marie) Le Pen con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 14 agosto 1985, p. 9, Politica estera (Elena Guicciardi).