lepre
lèpre s. f. (region. m. e f.) [lat. lĕpus -pŏris]. – 1. a. Nome comune delle varie specie di roditori leporidi del genere Lepus, diffusi in tutto il mondo; hanno abitudini prevalentemente notturne, indole paurosa, udito finissimo con buona vista e olfatto; ottimi corridori, molto veloci e resistenti, sono uno dei capi di selvaggina più comuni e ricercati. In Italia vivono le specie Lepus europaeus meridiei e Lepus capensis mediterraneus della Sardegna. Locuzioni: andare a caccia di lepri (anche assol., andare alla l.); scovare, puntare la l. (detto del cane); aspettare la l. al balzo, tirare alla l. al balzo; prov., una volta corre il cane e un’altra la l. (le cose non vanno sempre per lo stesso verso, una volta va male a uno, un’altra a un altro); ma rigettando, come intollerabile, lo stile del nostro autore, che stile vi abbiam noi sostituito? Qui giace la lepre (Manzoni), qui sta il punto, è questo il nocciolo della questione. È talora assunta come simbolo o metafora della velocità nel correre, della timidezza, della sospettosità: correre, scappare come una l.; fuggiva che pareva una l.; timido, pauroso come una l.; dorme a occhi aperti come la. l., di persona assai cauta e accorta, o sospettosa. Frequente la similitudine è come invitare la l. a correre, a proposito di persona invitata, spinta o provocata a fare cosa che fa ben volentieri, o per cui ha particolare capacità o disposizione naturale. b. La carne dell’animale ucciso, come vivanda: l. in salmì; l. in agrodolce; l. alla cacciatora; pasticcio di l.; pappardelle al sugo di lepre. 2. Nome (variamente determinato) di altri roditori, sia del genere Lepus sia d’altri generi o famiglie: a. Lepre delle Alpi o bianca o di monte (lat. scient. Lepus timidus), lepre con mantello bruno che si imbianca d’inverno, diffusa in Scandinavia, Scozia, Irlanda e Russia settentr. e, con una sottospecie, anche sulle Alpi italiane. b. Lepre di California (lat. scient. Lepus californicus), roditore nordamericano, molto simile alla lepre comune nostrana, da cui differisce per la notevole lunghezza delle orecchie. c. Lepre dell’acrocoro etiopico (lat. scient. Lepus starcki), che vive soltanto sull’altopiano dell’Abissinia ed è contraddistinta da vivaci colori. d. Lepre delle Pampas o della Patagonia, altro nome del marà maggiore, roditore della famiglia cavidi. e. Lepre fischiante o fischiatrice, nome delle varie specie della famiglia ocotonidi. 3. Lepre di mare o marina, nome di alcune specie di molluschi marini privi di conchiglia, delle famiglie aplisidi e tetidi. 4. L. meccanica, dispositivo metallico raffigurante una lepre, che si mette in moto lungo la pista del cinodromo, per stimolare la corsa dei cani. 5. In veterinaria, testa di l., la testa del cavallo che, veduta di lato, mostra convesso il profilo della fronte. 6. In astronomia, Lepre, nome di una piccola costellazione del cielo australe a sud di Orione. ◆ Dim. lepratto m., leprattino m., leprina e leprino m., leprétta, leprettina e leprettino m.; lepròtto m. (col dim. leprottino), lepre giovane (con lo stesso senso anche lepracchiòtto); accr. lepróna, lepróne m., con i dim. non com. leproncèllo, leproncino. Le diversità del genere grammaticale, così per gli alterati come per il primitivo, non comportano distinzione di sesso dell’animale.