lesbofobia
s. f. Avversione e intolleranza nei confronti dell’omosessualità femminile. ◆ la contrapposizione insulto becero-reazione ironica dell’accusata («per scelta personale ho rinunciato a sposarmi, ma mi piacciono gli uomini educati, rispettosi delle donne, intelligenti e possibilmente belli. Tutte qualità che il senatore di An non possiede») sta rendendo ridicola la lesbofobia (e la fobia da donne assertive prive di rossetto e volants, e non è poco). (Maria Laura Rodotà, Corriere della sera, 25 maggio 2006, p.10, Politica) • Il concetto di omofobia è stato veicolato dai movimenti di gay, lesbiche e transessuali (anche nelle varianti di lesbofobia e transfobia) ma la parola è stata coniata, nel 1973, dallo psicologo George Weinberg. (Elena Biagini, Liberazione, 17 maggio 2008, p. 16, Cultura).
Composto mediante la giustapposizione dei confissi lesbo- (ricavato dall’agg. lesbico) e -fobia.