lettiano2
lettiano2 agg. Proprio di Gianni Letta, esponente politico del centrodestra, più volte sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. ◆ Sorprendente, dato il suo profilo umano e istituzionale, è significativo che alle esequie di Nicola Calipari abbia parlato proprio lui, così come colpisce il tono, il linguaggio e il contenuto stesso del suo discorso. […] Per un caso forse meno strano di quanto appaia a prima vista, nella sua orazione funebre egli ha attribuito a Calipari quelle stesse caratteristiche – attitudine anti-retorica, riservatezza, idiosincrasia per la ribalta, per i riflettori, per le vuote parole – che nei codici italiani del potere sono considerate le virtù lettiane per eccellenza. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 8 marzo 2005, p. 1, Prima pagina) • «Ma il primo a non volere Letta a palazzo Chigi – prosegue [Roberto] Villetti – è il Cavaliere». Eppoi c’è l’ostilità delle forze dell’Unione, a partire da Rifondazione comunista: «Per noi – spiega il capogruppo del Prc alla Camera, Gennaro Migliore – sarebbe un rospo che non potremmo mai digerire». Eppure senza un’intesa con [Silvio] Berlusconi appare impossibile per il centrosinistra evitare il piano inclinato delle urne, e scongiurare una pesante sconfitta che i sondaggi evidenziano con i loro diagrammi. Così nel Pd l’idea lettiana viene al momento coltivata come una suggestione, nella speranza di poterla magari concretizzare, man mano che le consultazioni andranno avanti. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 26 gennaio 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Gianni) Letta con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 13 giugno 1996, p. 8, Interno (Maria Teresa Meli).