liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; l. un sequestrato dalle mani dei banditi; l. il popolo dalla schiavitù, dall’oppressione, dalla tirannide; l. l’uccellino dalla gabbia; Cristo liberò le anime dei patriarchi dal limbo. Più genericam., e con uso assol., lasciare libero: l. un appartamento, riconsegnandolo al proprietario alla fine del contratto di locazione o in seguito a sfratto; l. la stanza (d’albergo), lasciarla a disposizione di nuovi clienti. Fig.: l. l’animo dal timore; l. la mente dall’errore, dai pregiudizî; l. i popoli dalla paura. b. Per estens., salvare da pericoli, da un male, sottrarre a danni, molestie e sim.: l. la città dal contagio; l. un paese dalla fame; l. da una malattia, da una condanna, da fastidî, dai debiti, ecc.; in due modi si può l. uno dal male, o con cavarnelo quando v’è egli caduto, o con preservarnelo (Segneri); Dio ci liberi da certa gente!; e come esclamazione enfatica: Dio ne scampi e liberi!; se, Dio liberi!, dovesse andar male, siamo tutti rovinati. Sciogliere: l. il prigioniero dai ceppi, il cane dal guinzaglio, l’asino dalla cavezza, la mano dalla stretta; fig.: l. da un vincolo, da un’obbligazione, da un impegno, dalla parola data; quindi anche esimere, affrancare: l. da una spesa, dal pagamento di un’imposta. c. rifl. Acquistare libertà, sottrarsi, sciogliersi, disimpegnarsi, ecc.: liberarsi da una soggezione, dalle catene, da una incomoda posizione, da un pericolo; liberarsi da un grave difetto, dalla superstizione, dal rimorso; non vedo l’ora di liberarmi da questo incarico; liberarsi dagli avversarî, sottrarsi alla loro forza; ma, liberarsi degli avversarî, togliere loro la possibilità di nuocere, o anche privarli della vita; in genere, liberarsi di qualcuno, levarselo di torno: finalmente mi son liberato di quel seccatore! In senso più concr. e materiale, liberarsi di un peso, di un impaccio, liberarsi degli abiti, toglierseli di dosso. 2. Di cose: a. In senso proprio: l. il campo dalle erbacce, l. la casa dai topi; seguì una notte di tiepida pioggia che liberò la primavera (Pavese); l. una ruota, e sim., togliere ogni impedimento (freno, ingranaggio, ecc.) al suo movimento; l. l’intestino, lo stomaco (o anche, con uso rifl. e assol., liberarsi), riuscire a evacuare o a vomitare. Nel linguaggio marin., l. l’ancora, eseguire la manovra per scioglierla da un impiglio o da un ostacolo in cui si trovi impegnata; l. una catena, un cavo, con lo stesso sign., o anche toglierne le volte e i nodi. Nel gioco del calcio, con uso assol., allontanare il pallone dalla propria zona di porta durante un attacco della squadra avversaria. b. Riscattare da un vincolo legale: l. da un sequestro; l. la casa da un’ipoteca, un fondo dalla servitù. c. Nella costruzione edilizia, l. una stanza, un appartamento, disporli in modo che vi si possa entrare direttamente senza essere obbligati a passare attraverso altre stanze; analogam., questo corridoio libera tutti i vani dell’appartamento. d. Nel linguaggio giur. ed econ., l. un’azione, un titolo di credito, effettuare il versamento di denaro o il conferimento di beni per il valore corrispondente all’impegno assunto con la sottoscrizione (l’azione o il titolo si dicono in tal caso interamente liberati). e. non com. In un incanto, in un’asta pubblica, aggiudicare al miglior offerente. f. non com. L. uno scritto alle stampe, licenziarlo. 3. Nel linguaggio scient.: a. In chimica, separare un elemento o un composto, di solito allo stato gassoso, da un altro corpo: la reazione ha liberato ossigeno, o, più comunem., nella reazione si libera ossigeno. b. In fisica, l. energia, renderla disponibile. ◆ Part. pres. liberante, anche come agg. e con accezione propria in endocrinologia, nella locuz. fattore liberante, lo stesso che fattore di liberazione, per calco dell’ingl. releasing factor. ◆ Part. pass. liberato, con uso verbale e anche come agg.: essere, sentirsi liberato (da un timore, da una paura, da un peso); prigionieri liberati.