liberty
‹lìberti› agg. e s. m. [voce ingl. ‹lìbëti›, dal nome dei magazzini fondati a Londra, nel 1875, da A. Lasenby Liberty, specializzati nella vendita di prodotti dell’Estremo Oriente]. – 1. Termine usato, soprattutto in Italia, per designare lo stile «floreale» diffusosi in Europa e in America tra la fine dell’800 e il primo ’900 (altrove designato con altri nomi: art nouveau in Francia, modern style in Inghilterra, Jugendstil in Germania e in Austria): caratterizzato da linee curve, sinuose ed eleganti, da motivi naturalistici derivati da fiori e da piante e dal gusto per l’arte dell’Estremo Oriente, si affermò spec. nell’architettura e nell’arredamento: lo stile l.; gioielli, mobili, illustrazioni l.; una facciata liberty. Come sost., l’insieme delle manifestazioni dell’arte e del gusto liberty: la rivalutazione del l.; il l. architettonico spagnolo. 2. Nella moda, tipo di seta leggera stampata, lucida al diritto e opaca al rovescio, che prende il nome dai disegni floreali stilizzati.