libridinoso
s. m. e agg. Chi o che prova, o suscita, il piacere e la passione per il contatto fisico con i libri. ◆ Lo slogan potrebbe essere «meno delibere e più libri». Anche gli amministratori vanno in vacanza e tra «libridinosi» abituali e «d’ombrellone» qualche consiglio per gli elettori-lettori. Un viaggio bipartisan tra autori e titoli preferiti dai politici astigiani. (Valentina Fassio, Stampa, 10 agosto 2006, Asti, p. 39) • Insomma, questa è piazza Diaz, appuntamento libridinoso per ogni seconda domenica del mese, che si svolge da settembre a giugno. Il consiglio è il solito ed è quello che si raccomanda a chi sta recandosi in una sala da gioco: portare soldi limitati, meglio lasciare a casa carte di credito e bancomat per non cadere in tentazione, non dimenticarsi di accantonare una banconota per il biglietto di ritorno. (Armando Torno, Corriere della sera, 8 settembre 2007, p. 15, Commenti).
Composto dal s. m. libr(o) e dall’agg. (lib)idinoso.
Già attestato nella Repubblica del 4 settembre 1992, p. 34, Cultura (Luigi Amendola).