libro parlato
loc. s.le m. Libro riprodotto con tecnologie audiovisuali, destinato a persone che hanno difficoltà visive o espressive. ◆ [tit.] Lissone, «libri parlati» per gli anziani [testo] […] L’audiolibro, o come viene anche definito il «libro parlato», è in sostanza un volume riversato su un comune nastro magnetico, utilizzabile con un qualsiasi riproduttore per cassette. La biblioteca di Lissone dispone già di un centinaio di opere di autori del passato e contemporanei. (Corriere della sera, 10 marzo 1998, p. 50, Lombardia) • Aladin (ascoltare libri audio digitali innovativi e navigabili) è un nuovo dispositivo per l’ascolto dei libri parlati predisposto dal Servizio nazionale del libro parlato dell’Unione italiana non vedenti. Si tratta di un lettore di cd in formato mp3 con un’elevata capacità di memoria: 18-20 ore di registrazione. L’aspetto del lettore è quello di un libro di medie dimensioni. Funziona sia a batteria che con la corrente e ha due uscite audio per le cuffie e gli altoparlanti. (Ernesto Capasso, Repubblica, 10 marzo 2005, Napoli, p. XI) • Il libro parlato è una realtà. A disposizione di non vedenti e ipovedenti da ieri, grazie ad un progetto realizzato dal Lions Club in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e con il Sistema bibliotecario interurbano, ci sono oltre settemila «libri parlati», cioè letti e incisi su audiocassette, cd o salvati in formato mp3. (Marco Venturi, Unione Sarda, 31 gennaio 2008, p. 18, Carbonia).
Composto dal s. m. libro e dal p. pass. e agg. parlato.
Già attestato nella Repubblica del 10 novembre 1985, p. 16, Cultura (Elena Guicciardi).
V. anche libro parlante.