licealizzato
p. pass. e agg. Assimilato alla struttura e all’impianto didattico dei licei. ◆ Sostiene Ugo Berti, membro della direzione editoriale de Il Mulino e responsabile delle collane storiche: «Indubbiamente negative sono le conseguenze di un’università licealizzata sul consumo delle monografie di ricerca» (Simonetta Fiori, Repubblica, 26 giugno 2004, p. 37, Cultura) • La vera novità del decreto riguarda soprattutto gli ex istituti tecnici (che diventeranno licei tecnologici). Secondo lo schema iniziale di riforma, gli istituti tecnici sarebbero stati licealizzati: così come il liceo scientifico sarebbe stato propedeutico agli studi universitari scientifici, quello tecnologico lo sarebbe stato per ingegneria e altri corsi di laurea tecnici. Ma sempre si sarebbe trattato di un liceo: molto propedeutico e molto generalista (con più latino che elettronica, per intenderci). Le competenze tecniche in senso stretto, sarebbero state trasferite, invece, al sistema della formazione professionale. (Raffaello Masci, Stampa, 24 maggio 2005, p. 13, Cronache Italiane) • Rettori e presidi. Pronti a difendere il loro lavoro, ma molto lucidi quando si parla di studenti. «Sono diventati più ignoranti – ammette Michele D’Elia, a capo del liceo scientifico Vittorio Veneto –, non sono abituati all’impegno, allo sforzo mentale, hanno un vocabolario di cinquanta parole». Colpa della scuola, certo («Bisognerebbe tornare ai vecchi programmi», dice D’Elia), ma anche dell’università: «Si è troppo licealizzata». (Annachiara Sacchi, Corriere della sera, 4 marzo 2006, p. 6, Primo piano).
Derivato dall’agg. liceale con l’aggiunta del suffisso -izzato.