licenza /li'tʃɛntsa/ (ant. o pop. licenzia /li'tʃɛntsja/) s. f. [dal lat. licentia]. - 1. a. [facoltà di fare qualcosa, con la prep. di: chiedere, ottenere, l. di assentarsi] ≈ autorizzazione (a), consenso (a), permesso. ↔ divieto, interdizione (a), proibizione, veto (a). b. [autorizzazione ad andarsene da un luogo, o di allontanarsi temporaneamente da un ufficio, da un servizio e sim.: chiedere una breve l. per ragioni di famiglia] ≈ congedo, permesso. ● Espressioni: non com., dare licenza (a qualcuno) [lasciare qualcuno libero di andarsene: dare l. ai visitatori] ≈ accomiatare (ø), congedare (ø), licenziare (ø); non com., prendere licenza (da qualcuno) [lasciare qualcuno: prendere l. dagli ospiti] ≈ accomiatarsi, congedarsi, licenziarsi. c. (milit.) [autorizzazione concessa al militare di allontanarsi dal corpo, dalla nave, dalla caserma a cui è assegnato, per un determinato periodo di tempo e, anche, il periodo di tempo trascorso lontano: andare in l.; l. premio] ≈ permesso. 2. (amministr.) [autorizzazione da parte di una competente autorità a svolgere una determinata attività e, anche, il documento rilasciato: l. d'esercizio; l. di caccia, di pesca; avere, ottenere, ritirare la l.] ≈ permesso. ‖ certificazione, patente. 3. (comm.) [autorizzazione concessa a terzi, da parte del titolare di un brevetto, dell'utilizzazione del brevetto stesso] ≈ concessione. 4. (educ.) a. [nelle scuole primarie e secondarie, il compimento di un dato corso di studi concluso con esito positivo] ≈ (pop.) pezzo di carta, titolo (di studio). b. (estens.) [la prova che si sostiene al termine del corso stesso di studi: superare la l. media] ≈ esame. c. (estens.) [il titolo conseguito: conseguire, avere la l. elementare] ≈ diploma. 5. (fig.) [superamento dei limiti imposti da un ruolo e dalle convenzioni sociali, con la prep. di: prendersi la l. di dire, di fare qualcosa] ≈ arbitrio, libertà. ‖ lascivia.